Paesi Bassi o Olanda: qual è la differenza?
La Bandiera Olandese
Dove Si Trova L’Olanda
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Nel cuore dell’Europa – tra Belgio e Germania – con le coste bagnate dal Mar del Nord, troviamo i Paesi Bassi. È una nazione che spesso chiamiamo “Olanda”, ma in realtà quest’ultima è soltanto una dei 4 componenti del Regno dei Paesi Bassi (che in realtà va ben oltre l’Europa ed include isole dei Caraibi come Bonaire, Saba e Sint Eustatius, le quali sono dei municipi speciali).
Quando parliamo di “Paesi Bassi” tutti potremmo pensare ad un pezzo di terra pianeggiante. Ed è così: più della metà del suo territorio si trova a malapena oltre un metro sopra il livello del mare, mentre un quarto è addirittura al di sotto. Questa caratteristica geografica è merito di secoli di lavori di bonifica cominciati nel 16° secolo che hanno trasformato le zone acquitrinose in polder fertili.
Qui ci sono 17,4 milioni di residenti distribuiti su oltre 41.800 km² (di cui 33.500 di terraferma) e con questi dati, i Paesi Bassi sono tra i luoghi con la maggiore densità di popolazione in tutto il mondo. Ha una superficie limitata, ma è comunque ben organizzata tra terreno fertile, clima temperato, agricoltura innovativa e tecnologia.
Principali Città e Governo
la capitale Amsterdam è famosissima per i suoi canali, il centro storico e la cultura dinamica. Ma ci sono anche altre città importanti, come L’Aia che ospita la residenza del sovrano, il parlamento, il governo e le ambasciate straniere; e poi ci sono Rotterdam ed Utrecht, altre due importanti città con tante attrazioni da visitare.
L’Olanda – essendo componente del Regno dei Paesi Bassi – ha una sua autonomia in merito alla risoluzione di questioni interne, mentre ha responsabilità condivise per quanto riguarda problemi di difesa e di politica estera.
Storia e Importanza Internazionale
I Paesi Bassi hanno una storia importante, con un leggendario passato legato all’era del commercio mondiale e sono diventati famosi anche per aver fondato delle importanti istituzioni europee. Ora sono guidati da Re Guglielmo Alessandro e dal Primo Ministro Mark Rutte.
Paesi Bassi o Olanda: Differenze
Nelle conversazioni di tutti i giorni può capitare di dire “Olanda” e “Paesi Bassi” utilizzandoli come sinonimi. In realtà c’è una grande differenza.
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Olanda: Questa parola fa riferimento a 2 province del nord: Olanda Settentrionale ed Olanda Meridionale. Queste regioni sono state fondamentali per lo sviluppo della nazione, influenzando cultura ed economia
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Paesi Bassi: È il nome ufficiale dello Stato che comprende 12 province, Olanda inclusa
Con il termine “olandese” si fa riferimento di solito a qualsiasi aspetto generale del paese, anche se in realtà sarebbe corretto utilizzarlo soltanto in riferimento alle province olandesi.
Per quanto riguarda la lingua “olandese” invece spesso ne parliamo come se fosse l’idioma principale nei Paesi Bassi e nelle Fiandre settentrionali. Sarebbe più preciso utilizzare le parole “neerlandese” o “nederlandese” in questo caso, anche se è poco usato.
Questo fa capire quanto in realtà sia differente la cultura nelle varie regioni del paese che va ben oltre la semplicità delle espressioni che usiamo tutti i giorni.
Geografia e territorio dei Paesi Bassi
Il territorio olandese con i suoi oltre 41.000 km² di superficie, possiamo confrontarla per dimensioni con la Svizzera. La particolarità della geografia dei Paesi Bassi è il suo essere piatto, un tratto distintivo che la definisce. Abbiamo già detto he metà del suo suolo va poco oltre un metro sopra il livello del mare, mentre un altro 27% si trova addirittura al di sotto. Una caratteristica che ha reso indispensabile utilizzare dune costiere e dighe fluviali per proteggere il territorio dalle inondazioni, unito ad un sofisticato sistema di stazioni di pompaggio che gestiscono l’acqua in eccesso.
La storia olandese è una costante lotta contro l’acqua che è risultata nella creazione dei polder, estensioni di terre sottratte al mare, alle lagune ed alle paludi. Loro sono le testimonianze dell’ingegno e della tenacia con cui gli olandesi si sono adattati ed hanno modificato l’ambiente in base alle loro necessità.
Il Vaalserberg – con i suoi 321 metri sul livello del mare – è il punto più alto dei Paesi Bassi continentali, in realtà è il Monte Scenery sull’Isola di Saba (un vulcano inattivo) ad essere il punto più alto con i suoi 840 metri di altezza.
Anche l’idrografia è interessante: il paese è attraversato da un complesso sistema di fiumi, tra cui ci sono lo Schelda, il Mosa ed il Reno che formano un delta molto intricato. I fiumi hanno plasmato il paesaggio, la cultura e le tradizioni locali, dividendo il paese in 2 aree con le loro identità religiose e dialettali.
L’acqua è protagonista assoluta della storia olandese, come hanno dimostrato le inondazioni che hanno colpito spesso il paese. C’è stato un alluvione nel 1953 che ha devastato grandi aree di terra, causando morte e distruzione. A seguito di questo evento ci sono stati molti interventi di ingegneria idraulica, culminati nei progetti Zuiderzeewerken con cui è stato protetto il paese da ulteriori inondazioni (ed inoltre in questo modo è stato anche recuperato ulteriore territorio dall’acqua).
Clima nei Paesi Bassi
Il clima dei Paesi Bassi appartiene alla tipologia oceanica temperata, con l’influenza del clima da parte del mare sulle coste che poi cambia verso un freddo continentale per l’entroterra. Uno schema climatico che garantisce inverni abbastanza freddi (a gennaio si va dai 2°C della costa nord-ovest fino ad 1°C a sud-est ai confini con la Germania). In inverno il meteo è abbastanza variabile.
Ci sono giorni di pioggia o di cielo coperto che si alternano a momenti più sereni, con il termometro che tocca anche 10°C. In altre occasioni arriva il vento artico con gelate diurne che possono causare anche il congelamento dei canali, accompagnati da breve nevicate.
I venti occidentali sono molto frequenti – soprattutto in autunno ed inverno – causando pioggia, anche abbondante.
L’estate è fresca ed umida, con le temperature che a luglio vanno sui 16° sul litorale a nord fino ai 19° a sud-est. Piove molto durante tutto l’anno – arrivando tra i 600 e 1.000 mm – con una buona concentrazione in autunno.
Dalle Paludi alla Potenza Globale: L’Evoluzione dei Paesi Bassi
Abbiamo visto che la storia dei Paesi Bassi è un racconto di trasformazione, attraverso cui l’ambiente da inospitale è diventato uno dei più belli di tutto il pianeta. Tutto è iniziato nell’antichità, con insediamenti di Celti e Germani che si adattarono alle sfide proposte da questo ambiente dominato dall’aqua. L’Impero Romano in seguito lasciò un’eredità di infrastrutture e difese che prepararono il terreno per il futuro.
Così arrivo il Medioevo, periodo durante il quale i Paesi Bassi fiorirono tramite commercio ed agricoltura. La bonifica ha permesso di trasformare paludi in grandi aree produttive; di conseguenza sono emerse anche importanti centri urbani.
Durante Rinascimento ed Età Moderna c’è stato un ulteriore progresso: soprattutto nel XVII secolo, il cosiddetto periodo dell’Età dell’Oro, i Paesi Passi sono diventati una superpotenza nel commercio, nell’arte e nella scienza.
Un periodo segnato dall’esplorazione, dalla colonizzazione, il commercio e l’arte olandese diffusa in gran parte dell’Europa.
Nei secoli successivi ci sono stati conflitti ed occupazioni, ma i Paesi Bassi hanno continuato a prosperare, dimostrando la loro rinomata capacità di adattamento ed innovazione. Nel XXI secolo l’Olanda si è contraddistinta per essere una società all’avanguardia, impegnata nella sostenibilità, nell’innovazione e cooperazione internazionale.
La Tela Multiculturale dei Paesi Bassi
Nei Paesi Bassi la diversità culturale sviluppata nel corso degli anni ha portato alla nascita di una società complessa e multiforme. Dal 2020 si stima che quasi un quarto della popolazione abbia radici estere. Un dato che rende questa nazione una delle più cosmopolite d’Europa. La densità demografica elevata accentua il fenomeno.
La composizione etnica del paese riflette un mosaico di culture:
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Olandesi Nativi: Sono ancora la maggioranza della popolazione
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Immigrati Occidentali: Sono una buona presenza composta da indonesiani, tedeschi, polacchi e belgi
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Comunità Non Occidentali: Turchi, marocchini, surinamesi, antillani e rifugiati provenienti da aree di conflitto in tutto il mondo
La città di Rotterdam, in particolare, è un microcosmo di questa evoluzione demografica con la metà dei suoi residenti che ha almeno un genitore nato all’estero. La celebre città portuale ha una buona predominanza musulmana ed è simbolo della trasformazione sociale in atto nei Paesi Bassi.
Il dibattito sul multiculturalismo acceso negli ultimi anni si intreccia con questioni di identità nazionale, integrazione e coesistenza pacifica. Scuole e lavoro sono diventati luoghi di incontro e scambio culturale. Persone di diverse tradizioni crescono ed imparano insieme, creando i nuovi contorni di una società ancora più inclusiva e policroma.
Il Mosaico Religioso dei Paesi Bassi: Tra Laicità e Pluralismo
Nei Paesi Bassi il panorama religioso è complesso e variegato. È una società che accoglie una grande pluralità di fedi e credenze.
Nel 2013, circa il 47% della popolazione non si identificava con alcuna religione, evidenziando una tendenza alla laicità.
Oggi la maggioranza dei fedeli si riconosce nelle confessioni cristiane, con un 25% di cattolici ed un 16% di protestanti (inclusi membri della Chiesa Riformata Olandese, Chiesa calvinista ed altre confessioni riformate).
Le religioni non tradizionali rappresentano il 12% della popolazione, con l’Islam che emerge come fede non cristiana più diffusa; poi c’è un 5% di buddisti, induisti ed ebrei che contribuiscono alla ricchezza della varietà religiosa olandese.
Un capitolo doloroso della storia olandese è legato proprio alla comunità ebraica che ha subito perdite devastanti durante la Shoah. Oggi gli ebrei nei Paesi Bassi sono poche migliaia.
Anche se ci sono stati episodi di tensione legati alla religione, i Paesi Bassi sono visti come esempio di tolleranza religiosa. La coesistenza di una così ampia gamma di credenze testimonia l’impegno del paese verso il pluralismo ed il rispetto delle differenze.
Poliglottismo nei Paesi Bassi: Una Società Multilingue
La nazione Olanda ha una grande diversità linguistica che riflette la composizione culturale di tutta la nazione. L’olandese, lingua germanica principale del paese, è il collante della nazione. Ma non è l’unico idioma della società.
Nella provincia della Frisia c’è il frisone occidentale (parlato da circa 700.000 persone) che si affianca all’olandese ufficiale. Una regione con peculiarità culturali ed è un caso unico di convivenza linguistica nel paese.
Poi c’è l’inglese ed il papiamento, due lingue riconosciute nelle aree delle isole caraibiche olandesi.
A nord-est del paese si parla il basso sassone ed il limburghese (sono entrambe riconosciute come lingue ufficiali).
Con l’arrivo di molti immigrati c’è stato un boom anche di lingue native: arabo, turco, cinese ed altri idiomi dell’area indonesiana.
Non meno importante è il fatto che la popolazione locale parla più lingue: una buona maggioranza parla inglese, conoscendo anche francese e tedesco. Un’apertura linguistica che facilita l’integrazione degli stranieri e rafforza il ruolo dei Paesi Bassi come crocevia di culture.
L’Architettura Politica dei Paesi Bassi: Tra Tradizione e Innovazione
I Paesi Bassi hanno un sistema politico che bilancia tradizione e modernità. Al centro c’è lo Statuto del Regno dei Paesi Bassi, un documento che regola l’organizzazione statale sia nel continente che nelle città oltremare. La Costituzione Olandese – adottata fin dalla nascita del regno nel 1815 – stabilisce le fondamenta della struttura politica nazionale.
La monarchia oggi ha un ruolo soltanto simbolico, ma è comunque una figura centrale nella politica del paese. Il sovrano sceglie il ministro-presidente e nomina i giudici. Nel XX secolo ci sono state soprattutto donne al trono, una caratteristica distintiva nella storia della monarchia dei Paesi Bassi.
Con il dissolvimento delle Antille Olandesi nel 2010 ci sono stati importanti cambiamenti: Curaçao e Sint Maarten si sono affiancate ad Aruba come stati autonomi del Regno; Bonaire, Saba e Sint Eustatius sono municipalità speciali (non fanno parte di alcuna provincia ma hanno elementi gestionali tipici dei comuni olandesi, lasciando fuori la valuta ufficiale ed alcune leggi).
Per quanto riguarda la governance, il Regno è rappresentato da un governo olandese con ministri specifici per ogni stato caraibico, dimostrando un approccio inclusivo verso tutti i territori del regno.
Il Parlamento olandese (o Stati Generali) esercita potere legislativo attraverso 2 camere.
In ambito internazionale, i Paesi Bassi promuovono l’integrazione europea, rispetto dei diritti umani e cooperazione internazionale. È membro della NATO dal 1949 ed ha partecipato a molte missioni per la pace nel mondo.
Olanda o Paesi Bassi: FAQ
La capitale dei Paesi Bassi è Amsterdam.
“Olanda” è un termine usato informalmente per indicare l’intero paese, ma in realtà si riferisce solo a due delle dodici province olandesi: Olanda Settentrionale e Meridionale. Il nome ufficiale del paese è “Paesi Bassi”.
I Paesi Bassi sono un paese con un alto livello di vita, un’economia stabile e un sistema di welfare efficiente. La popolazione è generalmente felice e soddisfatta del proprio stile di vita.
Verso un Futuro Economico Sostenibile: L’Innovazione nei Paesi Bassi
L’economia olandese è un perfetto esempio di efficienza ed apertura mentale, con un percorso orientato verso sostenibilità ed innovazione. Dagli inizi degli anni ’80, il governo ha gradualmente diminuito il suo intervento nell’economia, ma mantenendosi attivo soprattutto nell’ambito pubblico (che comunque costituisce il 46% del PIL).
Il fulcro dell’economia dei Paesi Bassi è nel settore dei servizi. Tra questi spiccano:
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Imprese di trasporto e distribuzione
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Settore finanziario con banche ed assicurazione di livello internazionale
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Settore di progettazione architettonica e rubanistica all’avanguardia nel mondo
L’industria tradizionale ha comunque un ruolo importante che costituisce il 30% del PIL con industria chimica ed alimentare, produzione elettrica ed elettronica e settore delle costruzioni.
I Paesi Bassi sono al lavoro anche per quanto riguarda il gas naturale, cercando di promuovere in tutti i modi la sostenibilità. Ci sono anche raffinerie di petrolio ed industria nucleare, che insieme a materiali come fibre tessili e concimi, dimostrano una grande diversificazione in campo economico.
L’agricoltura contribuisce per il 4% del PIL, ma è comunque essenziale ed all’avanguardia grazie ad una meccanizzazione intensiva. Infatti, nonostante i dati, l’Olanda è uno dei principali esportatori agricoli al mondo; stesso discorso vale per diamanti e formaggi.
Grazie al contributo di figure come Jan Tinbergen – pioniere nell’applicazione di modelli dinamici all’economia – l’Olanda è sempre alla ricerca di innovazione. Ecco perché i Paesi Bassi sono un laboratorio di idee orientate al futuro.
Turismo: Città e Musei Nei Paesi Bassi
Se Amsterdam è il gioiello turistico dei Paesi Bassi, ci sono tante altre città che vale la pena scoprire per cultura e storia. Scoprire queste destinazioni vuol dire conoscere il cuore dell’Olanda e le sue tradizioni, arte e storia. Ecco i centri più importanti:
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L’Aia: Centro politico del paese ed ha musei importanti a livello internazionale come la Mauritshuis
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Delft: Famosa per le sue ceramiche, questa città rappresenta l’Olanda tradizionale ed il suo fascino eterno
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Rotterdam: Metropoli con architettura contemporanea ed ha il porto più grande d’Europa
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Utrecht e Haarlem: Due città storiche piene di arte olandese con molti musei e centri storici da vedere dal vivo
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Maastricht e Nimega: Città antiche con una lunga storia olandese alle spalle
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‘s Hertogenbosch e Deventer: Due piccoli centri che rappresentano uno spaccato autentico della vita quotidiana nel mondo olandese
E poi ci sono i musei:
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Rijksmuseum e Van Gogh Museum ad Amsterdam: Essenziali per gli appassionati d’arte con le loro incredibili collezioni
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Museo Frans Hals ad Haarlem, Museo Boijmans van Beuningen a Rotterdam e Van Abbemuseum ad Eindhoven: Queste istituzioni presenti in diverse città offrono visioni diverse e stimolanti d’arte e della cultura olandese
Visitare i Paesi Passi – andando oltre il classico orizzonte di Amsterdam – permette di apprezzare la diversità e la ricchezza culturale della nazione. Ogni città e museo ha la sua storia che fa parte del mosaico culturale olandese.
L’Armonia Olandese tra Acqua, Terra e Conservazione
L’Olanda è una terra di paesaggi variopinti in cui uomini ed ambiente convivono in armonia. È un paese con panorami verdi che si alternano a corsi d’acqua lungo il territorio. In sintesi è un esempio di come la geografia possa plasmare cultura e tradizione.
Ecco gli aspetti distintivi del paese:
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Dighe: Un esempio ingegnoso che dimostra come gli olandesi abbiano “ammaestrato” il mare, mettendo in mostra una filosofia di vita che comunque rispetta l’ecosistema
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Campi di Tulipani: Queste aree in primavera esplodono in un tripudio di colori, mostrando la connessione unica tra olandesi ed il loro territorio
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Mulini a Vento: Simboli iconici dell’Olanda e che comunque rappresentano il legame uomo/natura
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Dune Costiere ed Interni: Questi particolari offrono scenari mozzafiato ed habitat per molti animali
Le coste basse e sabbiose – insieme alle Isole Frisone Occidentali – costituiscono un confine naturale incredibile. Il mare dei Wadden è meraviglioso, e quando c’è la bassa marea è possibile scoprire particolari meravigliosi. Le Isole Frisone Occidentali sono ricche di dune e foreste di pini, che, oltre ad essere scenografici, sono dei preziosi baluardi contro la forza del mare.
I parchi nazionali olandesi – anche se non molto grandi – hanno un ruolo unico. Luoghi come De Hoge Veluwe, De Biesbosch, Schiermonnikoog e Oostvaardersplassen sono santuari naturali che celebrano la diversità ecologica del luogo.
L’olanda è un paese modellato dall’acqua, è vero, ma è anche un esempio straordinario di come l’umanità possa coesistere – con rispetto – in armonia con la natura.
Cicli e Tradizioni: Il Cuore Culturale dei Paesi Bassi
Nei Paesi Bassi tradizione e quotidiano vanno a braccetto. La bicicletta (chiamata fiets) qui non è un semplice mezzo di trasporto, ma è uno stile di vita. La topografia pianeggiante del luogo fa si che il pedalare sia un’attività accessibile a tutti. Basta guardare le stazioni ferroviarie che sono circondate da maree di biciclette (ed anche la stessa città di Amsterdam ha un enorme numero di bici) per capire quant’è importante qui questo mezzo.
I mulini a vento oggi non sono più così tanti come in passato, ma sono icone del paesaggio olandese. Una volta servivano per gesitre l’acqua e l’agricoltura, mentre oggi sono monumenti dell’ingegnosità e resilienza olandese; ce ne sono alcuni che sono ancora operativi ed aperti al pubblico come se fossero dei musei.
Rimanendo in tema di storia, il costume tradizionale – detto abito olandese – composto da cuffiette a punta e zoccoli di legno, viene indossato soltanto durante eventi speciali. Si tratta di una tradizione che mantiene vive le radici culturali, soprattutto nelle comunità dove il senso di tradizione è ancora molto forte.
Gli zoccoli – chiamati klompen – sono calzature ideali per terreni umidi e sono anche oggetti d’arte decorati ed apprezzati dai turisti. Un perfetto mix di funzionalità ed estetica.
I tulipani sono il simbolo della nazione. Importati per la prima volta nel XVII secolo, sono penetrati in fretta nel cuore della cultura olandese, attraverso coltivazione ed esportazione dei bulbi che in poco tempo è diventato un settore chiave dell’agricoltura nazionale.
Ed infine c’è il formaggio olandese: Edam, Gouda ed altri ancora sono il top della gastronomia dei Paesi Bassi. Mercati del formaggio sono una caratteristica storica di molte cittadine, unendo presente con il passato.